La mia Terra di Mezzo

Tra un fonendo ed una tazza, scorre la mia Terra di Mezzo, il mio presente.....Le porte? Si possono aprire, spalancare sul mondo, ma si possono anche chiudere, per custodire preziosi silenzi e recondite preghiere....





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martedì 21 novembre 2017

L'inferno ed il Diavolo

 

Il Diavolo, ormai per tanti cristiani cattolici e soprattutto per quelli progressisti e modernisti, e purtroppo anche per tanti sacerdoti e grandi teologi, non esiste, è solo una rappresentazione simbolica del male inteso in senso astratto ed impersonale. Di conseguenza, per essi, non esistendo il Diavolo non esiste neppure il luogo dove egli dimora con i suoi seguaci, cioè l’inferno. La Sacra Scrittura però ci ricorda spesso questa tremenda realtà ultraterrena ed eterna. In particolare nei Vangeli sono descritti tanti episodi dove Gesù Cristo, che è venuto al mondo per distruggere le opere del Diavolo(1 Gv 3,8)incontra gli spiriti immondi che lo riconoscono(cfr. Mc 1,23)e gli parlano per bocca dei posseduti(cfr.Mt8,28ss). 
L’autorità del Signore Gesù, unitamente alla sua Divinità, si rivela particolarmente nei miracoli ed in questi episodi, in cui Egli dispone sempre in maniera assoluta e vincente del loro destino: gli spiriti del Male vengono cacciati, vinti e questi, sconfitti per sempre, ne riconoscono sia l'autorità che la Divinità. Gesù è il primo esorcista nella storia della Chiesa, il primo che, sulla terra, ha affrontato, combattuto e sconfitto Satana e la schiera di tutti gli Angeli decaduti e, affinché la sconfitta fosse perpetuata nei secoli, fino alla fine del mondo, ha dato anche ai suoi Apostoli e discepoli la facoltà di combattere e continuare a vincere il Maligno.
 
Alla luce dei tanti episodi che narrano di Satana e degli altri spiriti maligni, sia nell'Antico che nel Nuovo Testamento, tutti coloro che negano l’esistenza del Diavolo, considerandolo soltanto come un’idea astratta del male che serve solamente per impaurire l’uomo, chiaramente si sbagliano. Riferendo dei demoni, la Sacra Scrittura ci parla di esseri che hanno mente, volontà, libertà e intraprendenza. Lo confermano la Tradizione ed il ministero della Chiesa. Quindi, chi nega il Diavolo, nega una verità di fede, nega la Tradizione, il Magistero della Chiesa ed in ultimo il peccato e non è capace di comprendere l’opera della redenzione di Cristo. Non è un caso se Egli al principio della sua attività pubblica, dopo il battesimo nel fiume Giordano, si sia preparato ad affrontare il Demonio, ritirandosi in solitudine nel deserto per quaranta giorni e quaranta notti, corroborato dalla preghiera e dal digiuno.
Un passo del Vangelo molto significativo, dove Gesù parla espressamente della realtà dell'inferno e del Maligno è quello di Matteo al capitolo 25 versetti 31-46:
 
 

"Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. […]. Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. […]  E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna".

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