La mia Terra di Mezzo

Tra un fonendo ed una tazza, scorre la mia Terra di Mezzo, il mio presente.....Le porte? Si possono aprire, spalancare sul mondo, ma si possono anche chiudere, per custodire preziosi silenzi e recondite preghiere....





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mercoledì 5 aprile 2017

Vertiginoso spavento!


Il 31 ottobre 1983 Papa Giovanni Paolo II scrive una lettera
al cardinale Willebrands, pubblicata sull'Osservatore Romano il 5 novembre dello stesso anno, in occasione delle celebrazioni protestanti per il cinquecentenario della nascita di Martin Lutero (1483-1546)in cui dichiara che, sulla base delle recentissime ricerche storiche, si deve ammettere che «è stato messo in luce in modo convincente il profondo spirito religioso di Lutero, animato da una cocente passione per la questione della salvezza eterna»
 
Scrive a tal proposito il Prof. Plinio Correa de Oliveira:
 
"La lettera è impregnata di tanta benevolenza e amabilità che mi sono chiesto se il suo Augusto firmatario abbia dimenticato le terribili bestemmie lanciate dal monaco apostata contro Dio, Gesù Cristo Figlio di Dio, il Santissimo Sacramento, la Vergine Maria e lo stesso Papato.
Quel che è certo è che egli non le ignora, perché esse sono alla portata di qualsiasi cattolico colto, in libri di buona qualità che a tutt’oggi non sono difficili da ottenere".
 
Ecco le bestemmie di Lutero contro il Signore
 

  • Cristo ha commesso l'adulterio una prima volta con la donna della fontana di cui parla Giovanni. Poi con la Maddalena, quindi con la donna adultera. Così Cristo, tanto pio, ha dovuto anche lui fornicare prima di morire” (Discorsi a tavola, n. 1472, ed. di Weimar, II, 107; cfr. op. cit., p. 235).
  •  “certamente Dio è grande e potente, buono e misericordioso (...) ma è stupido. Deus est stultissimus” (Discorsi a tavola, n. 953, ed. di Weimar, I, 487).
  • È un tiranno.
  • "Non pensate che Cristo ubriaco, perché aveva bevuto troppo all'Ultima Cena, abbia sconcertato i Suoi discepoli col suo parlare a vanvera"?
Contro il Papa e la Chiesa Cattolica:
  • In un pamphlet intitolato "Contro il pontificato romano fondato dal diavolo", del marzo 1545, Lutero chiama il Papa "infernalissimo"
  • a Melantone, a proposito delle sanguinose persecuzioni di Enrico VIII contro i cattolici inglesi, scrive: “È permesso abbandonarsi alla collera, quando si sa che specie di traditori, ladri ed assassini sono i papi, i loro cardinali, i loro legati. Piacesse a Dio che vari re d'Inghilterra si impegnassero a farli scomparire”. Poi ancora:
  • Basta con le parole: il ferro! il fuoco!”, “Puniamo i ladri con la spada; perché non acchiappiamo papa, cardinali e tutta la cricca della Sodoma romana e ci laviamo le mani con il loro sangue?

Questo odio accompagnò Lutero fino alla fine della sua vita.
Afferma Funck Brentano: “La sua ultima predica pubblica a Wittemberg è del 17 gennaio 1546: ultimo grido di maledizione contro il papa, il sacrificio della Messa, il culto della Vergine” .
 
Non stupisce che grandi persecutori della Chiesa abbiano festeggiato la sua memoria. Così “Hitler fece proclamare festa nazionale in Germania l'anniversario del 31 ottobre 1517, quando il monaco agostiniano ribelle fece affiggere alle porte della chiesa del castello di Wittemberg le famose 95 proposizioni contro la supremazia e le dottrine pontificie”.

L'esimio Professore Correa De Oliveira riferisce fatti accaduti nel 1983:
A dispetto di tutto l'ateismo ufficiale del regime comunista, il dr. Erich Honecker, presidente del Consiglio di Stato e del Consiglio di Difesa, primo uomo della Repubblica democratica tedesca, ha accettato di capeggiare il comitato che in piena Germania rossa ha organizzato quest'anno le rimbombanti celebrazioni di Lutero (cfr. German Comments, di Onnsbruck, Germania occidentale, aprile 1983).
 
Niente di più naturale del fatto che il monaco apostata abbia risvegliato tali sentimenti nel leader nazista come, più recentemente, in quello comunista.

Niente di più sconcertante, perfino di vertiginoso, di quanto è accaduto in occasione della recentissima commemorazione del cinquecentesimo anniversario della nascita di Lutero, nello squallido tempio protestante di Roma, l’11 dicembre 1983.
A questo atto festivo di amore e di ammirazione verso la memoria dell'eresiarca ha partecipato il prelato che il conclave del 1978 ha eletto Papa e al quale pertanto spetterebbe la missione di difendere contro gli eresiarchi e gli eretici i santi nomi di Dio e di Gesù Cristo, la Santa Messa, la Sacra Eucarestia e il Papato!
 
“Vertiginoso, spaventoso” - è stato, a questo proposito, il gemito del mio cuore di cattolico che, tuttavia, con ciò ha raddoppiato la sua fede e la sua venerazione verso il Papato.
 
(Plinio Corrêa de Oliveira)
 




 

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