La mia Terra di Mezzo

Tra un fonendo ed una tazza, scorre la mia Terra di Mezzo, il mio presente.....Le porte? Si possono aprire, spalancare sul mondo, ma si possono anche chiudere, per custodire preziosi silenzi e recondite preghiere....





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venerdì 28 settembre 2012

Una tristissima giornata

Global Day of Action for Access to Safe and Legal Abortion. Oggi è la giornata mondiale pro-aborto indetta dalle associazioni abortiste che si battono perchè l'aborto venga reso legale, accessibile, sicuro e totalmente libero in tutto il mondo e perchè vengano eliminati definitivamente gli ultimi ostacoli legislativi all'aborto libero, obiezione di coscienza compresa. Questa iniziativa giunge in concomitanza con le nuove direttive tecniche riguardanti l’aborto emanate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che punta al medesimo obiettivo. Il documento, intitolato “Safe abortion: technical and policy guidance for health systems” (“Aborto sicuro: guida tecnica e politica per il sistema sanitario”)che afferma:
 
"I professionisti sanitari che invocano l’obiezione di coscienza devono avviare la donna ad un altro professionista con buona formazione e disposto a fare l’intervento, lavorando nello stesso centro sanitario o in un altro centro d’accesso facile autorizzato alla pratica secondo la legislazione nazionale. Quando questo avvio non è possibile, il professionista sanitario che ha delle obiezioni sull’aborto deve praticarlo lui stesso per salvare la vita della donna o per evitare danni alla sua salute”.
 
Questa affermazione è gravissima e mette in serio pericolo la libertà dei medici di potersi opporre alla pratica abortiva apellandosi al diritto di obiezione, costringendo, di fatto, il medico obiettore a praticare l'aborto!
 
Oggi è una giornata tristissima, migliaia di persone sfileranno in tutto il mondo per il diritto ad uccidere un bambino innocente in maniera veloce, sicura, legale e liberamente senza ostacoli o vincoli di nessun tipo......
A noi non resta che offrire la giornata al Signore, noi stessi, i nostri sacrifici e preghiere in riparazione a tale bestialità. Siccome oggi è venerdi si porebbe pregare anche con la VIA CRUCIS, QUI
  
 

giovedì 27 settembre 2012

Tempo di ascolto

Bisogna rompere le abitudini di un vivere che non lascia neppure un momento disponibile per riflettere, per pensare; un momento per il silenzio e l'ascolto di Colui che vive in noi: Dio, il Maestro che insegna in quest'aula nella quale ci troviamo. Bisogna recuperare il nostro tempo, che è tempo di ascolto. L'unica nostra ricchezza non è nè il denaro, nè la salute, nè il lavoro, nè la fede, nè la speranza, nè l'amore: è la possibilità di fermarci a pensare Dio, ad ascoltare le sue Parole.
E' la Parola di Dio che crea l'uomo; è la Parola di Dio che lo ricrea ogni volta in cui l'uomo si distrugge e disperde....
Le parole di Dio sono strade di vita eterna, sono strade cioè che ci conducono a conoscere la Verità di Dio, a scoprire la sua Presenza personale, il suo Spirito in cui è tutta la nostra vita e la nostra libertà. (don Luigi Bracco, PARABOLE DEL SIGNORE)

martedì 25 settembre 2012

Cattolici in politica

Il grande caos, non mi viene in mente nient'altro! Visti i risultati in tanti decenni di Repubblica, affermo, senza dubbi o tentennamenti che i cattolici presenti nello scenario politico italiano hanno solamente creato caos, disordine, ma soprattutto arrecato gravi danni alla salute morale del tessuto sociale italiano. Essi si sono affacciati sulla scena politica italiana, in modo incisivo, compatto, numeroso con l'avvento della 'Democrazia Cristiana', che ha dominato, come unico, grande partito, fino alla fine della cosiddetta Prima Repubblica   gettando l'Italia nel baratro del nulla e del caos tra corruzione, illegalità, ruberie e malaffare. Purtroppo la lista dei mali che sono riusciti a perpetrare non si risolve qui. Il loro contributo negativo alla società italiana ed alla politica è cominciato con l'ormai famoso discorso dell'allora premier in carica A. Moro, pronunciato il 20 luglio del 1975, al Consiglio nazionale della Democrazia cristiana: ‘La ritrovata natura popolare del partito induce a chiudere nel riserbo delle coscienze alcune valutazioni rigorose, alcune posizioni di principio che sono proprie della nostra esperienza in una fase diversa della vita sociale, ma che fanno ostacolo alla facilità di contatto con le masse e alla cooperazione politica. Vi sono cose che, appunto, la moderna coscienza pubblica attribuisce alla sfera privata e rifiuta siano regolate dalla legislazione e oggetto di intervento dello Stato. Prevarranno dunque la duttilità e la tolleranza’.
 
Nulla di più deleterio è stato mai pronunciato dalla bocca di un cattolico!
 
Il cattolico non ha un modo diverso di pensare e di agire nella sfera privata ed in quella pubblica: non esiste scollamento tra coscienza privata e pubblica. Egli non può rinnegare nella sfera pubblica ciò che nella sua coscienza è fondamento dell'intero vissuto, ciò che il Signore ha impresso nel cuore col battesimo: la fede! 
 
Purtroppo, quel discorso nefasto, ha segnato, da allora fino ai nostri giorni, un 'modus vivendi' schizofrenico, e non solo, ma ha contribuito al dilagare del peccato. Sì, perchè si tratta proprio di peccato! Il peccato non ha soltanto valenza religiosa, ma anche e soprattutto sociale, non crea danno solo al credente ma all'intero organigramma sociale. Esso è come una nota stonata, rovina l'intero pezzo, con disappunto di tutte le orecchie in ascolto!
Il peccato commesso ha sempre lo stesso peso, crea lo stesso disordine e la stessa ingiustizia da chiunque esso venga commesso, credente o non credente. Può avere nomi diversi che la sensibilità o il credo di ognuno può attribuirgli, ma il danno sarà sempre lo stesso.
 
L'esempio più concreto e illuminante lo rende la scellerata legge 194 del 22 maggio 1978 (la legge sull'aborto)(che porta la firma esclusivamente di uomini politici cattolici, cinque dello scudo crociato: il Presidente del Consiglio Giulio Andreotti e i ministri Tina Anselmi, Francesco Bonifacio, Tommaso Morlino, Filippo Maria Pandolfi).
I membri dell’esecutivo della Dc avrebbero potuto dimettersi piuttosto che firmare una legge assolutamente inaccettabile, ma rimasero al loro posto ‘per il bene del Paese’. Il Capo dello Stato, anch’egli democristiano, Giovanni Leone, avrebbe potuto rimandare la legge 194 alle Camere per sospetta incostituzionalità, senza nemmeno dover rassegnare le dimissioni, in base all’articolo 74 della Costituzione. Invece, dopo soli quattro giorni firmò.
Il discorso di Moro ha fatto storia! Da allora vige la strategia del dialogo, della tolleranza, del compromesso, della ricerca del male minore. Questo è quello che per decenni i cattolici in politica, oggi si chiamano Prodi, Bindi, Casini, ecc, tutti cattolici adulti, hanno messo in pratica. Grazie a questo modo di pensare e vedere le cose la comunità italiana ha ottenuto l'aborto, il divorzio, la pillola del giorno dopo, la RU486, la diagnosi prenatale e pre-impianto di stampo eugenetico, ed otterrà l'eutanasia, il testamento biologico che favorirà il suicidio, il matrimonio tra omosessuali e la loro possibilita di adottare bambini.
I cattolici in politica non hanno fatto altro che favorire il dilagare della mentalità relativista ed atea, ormai intessuta nella trama, culturale e sociale, italiana. 
Mi chiedo se, allo stato attuale delle cose, sia ancora possibile un'inversione di rotta.            

lunedì 24 settembre 2012

Il drago di Kaulon

 
Riporto l'articolo apparso oggi su www.calabriaonline.com
circa la sensazionale scoperta del 'Drago di Kaulon' un mosaico di circa 25mq, raffigurante un drago di straordinaria bellezza!
 
24 / 09 / 2012
Monasterace, Reggio Calabria.
L’antica Kaulon (nei pressi dell’attuale Monasterace, in provincia di Reggio Calabria) ha restituito un altro straordinario gioiello dell’arte greca che fa da pendant col famosissimo drago di Caulonia. Si tratta di un mosaico di 25 metri quadrati raffigurante un altro drago, inserito in un contesto naturalistico di straordinaria bellezza: un edificio di eta’ ellenistica della fine del IV secolo, trasformato in un centro termale. A fare la sensazionale scoperta ieri sera e’ stato l’archeologo Francesco Cuteri, che racconta con emozione all’Adnkronos come lui e il suo team, fatto soprattutto di studenti che operano in volontariato, abbiano trovato il prezioso tesoro: “Io e i miei studenti – racconta – ci aspettavamo di trovare un pavimento consono all’uso termale dell’edificio dove abbiamo lavorato. Ma togliendo il materiale derivante dal crollo monumentale, dovuto ad un cedimento strutturale , probabilmente un sisma, abbiamo scoperto con stupore e meraviglia un pavimento a mosaico fatto da grosse tessere”. Il professore e i suoi studenti hanno allora ripulito ulteriormente, “ed e’ comparso un tappeto circolare, seguito da oltre 20 mq di mosaico creato con pannelli rettangolari – spiega Cuteri – raffigurante un drago con sfumature cromatiche di incredibile bellezza”. Il mosaico, ricoperto di una patina calcarea molto spessa, e’ di difficile lettura e dovra’ essere studiato attentamente dagli studiosi. “Dal tappeto circolare – spiega meglio l’archeologo – partono nove riquadri quadrati piu’ tre rettangolari con decori floreali. E’ straordinario l’uso del cromatismo, i materiali, le ceramiche, le pietre colorate: il tutto da’ luogo ad una sinfonia di colori incredibile”. Il mosaico del IV secolo a.C. e’ probabilmente il piu’ imponente del suo genere di tutta la Magna Grecia: “E’ molto grande – conferma lo studioso – cosi’ grandi non se ne conoscono. Sono trent’anni che scavo e una cosa cosi’ bella non mi era mai capitata”. Il drago sembra essere ‘gemello’ di quello, famosissimo, trovato a poca distanza e noto come il ‘drago di kaulonia’. “Questo e’ piu’ piccolo – spiega Cuteri – e dominano le sfumature del blu, mentre quello e’ piu’ grande ed e’ dominante il rosso”. Il drago “ha un valore apotropaico – argomenta l’archeologo – perche’ scaccia il male. Dovremo analizzare bene i vari significati filosofici, anche perche’ e’ stato trovato alle terme e nessun luogo termale nasceva unicamente come posto di benessere: aveva sempre una valenza di luogo dove confrontarsi, dove discutere”. Nell’edificio, infatti, prima del mosaico erano stati trovati nel corso degli scavi una lunga piscina che ospitava i presenti con acqua riscaldata ed altri elementi tipici dell’ambiente, come una lunga panca intorno ai muri. Molto probabile, secondo Cuteri, il collegamento siciliano con Kaulonia. “In quell’epoca – dice il professore – infatti e’ sotto il controllo di Siracusa”. Cuteri ammette di essere “contento non solo per me, ma per tutti gli studenti che, da 14 anni, lavorano solo per passione . E’ una gratificazione per tutti, non solo per quelli che hanno fatto con me la scoperta”. La Calabria “si conferma una terra che e’ un laboratorio – sottolinea l’esperto – in cui l’archeologia puo’ formare e aprire nuove pagine di interpretazione, e fa capire come la ricerca costante fatta con passione porti a risultati grandi a tutti livelli”. E proprio in riferimento alla Calabria il professor Cuteri ha scritto, per Cittacalabria, una ‘Guida alla Calabria greca’ (Rubbettino, pp. 134 – euro 10,00) che sara’ possibile acquistare da lunedi’ in libreria. La Magna Grecia raccontata da Cuteri e’ una terra di miti, di culti, templi. Secondo l’autore “l’aggettivo ‘magna’ non deve essere inteso con valore comparativo rispetto a una Grecia piu’ piccola, e’ probabile che abbia un significato piu’ strettamente religioso. Ci si troverebbe dunque in presenza di una Grecia sacra, particolarmente legata alle divinita’ ctonie (sotterranee) e ai culti misterici”. E’ proprio da questa Magna Grecia cosi’ ricca di fascino e mistero che vengono i due draghi di Kaulon ed e’ proprio questa Calabria che l’autore, noto archeologo, tra i pochi – peraltro – esperto di archeologia medievale e bizantina, invita a scoprire con questa guida.



 

domenica 23 settembre 2012

Invecchiare insieme

 
Invecchiare insieme e ricordare sono la vittoria che l’amore canta sul tempo. (Alessandro D'Avenia)
 
Invecchiare insieme con tutto l'amore di cui siamo capaci, con la sincerità, il coraggio, la determinazione, la volontà, la gioia, l'umiltà, la delicatezza, la trepidazione, di quel 23 settembre dell'anno 1997.
 
Non desidero di meglio, che continuare a vivere la mia vita accanto all'uomo che il Signore, con tanta generosità, mi ha messo accanto, farlo felice in ogni istante e non deluderlo mai.
Mi piace occuparmi di lui, stirargli le camicie, la divisa, cucinare per lui, ogni cosa per lui, per rendergli facile, serena, gioiosa ogni giornata. 
Mi piacerebbe invecchiare con lui, e insieme a lui ricordare ogni dettaglio della nostra vita insieme, condividere ancora per moltissimo tempo, ogni scheggia di tempo, ogni palpito del cuore, ogni sussulto della vita.
Mi piacerebbe invecchiare con lui, perchè continuerei, anche se col volto percorso dai segni del tempo, ad essere bella e gradevole ai suoi occhi.....continuerei ad essere la sua serenità, la sua gioia, il suo contatto con la terra ed il Cielo e anche se lo scorrere implacabile ed inarrestabile degli anni mi renderanno curva o mi ruberanno i ricordi dalla mente, sarei sempre la sua Tina, perchè continuerei, attraverso il suo amore, ad amarlo, qui ed ora ed oltre...... 
 
 
 
 Oggi doppia festa in casa mia! E' anche il compleanno della mia dolce metà.........
 

venerdì 21 settembre 2012

Rosario Livatino, martire della giustizia e della fede

Il 21 settembre 1990 veniva assassinato per mano della mafia il giudice Rosario Livatino, alle 8 di mattina, lungo la strada statale 640 Agrigento-Caltanissetta, mentre con la sua auto e senza scorta, si recava in Tribunale ad Agrigento. Il giudice Rosario Livatino aveva solo 38 anni. Nasce a Canicattì (AG) il 3 ottobre 1952. Si laurea a 22 anni in Giurisprudenza. Impiegato al Tribunale di Agrigento come Sostituto Procuratore della Repubblica, dal 1979 al 1989 si occuperà delle più delicate indagini antimafia. Dal 21 agosto 1989 al 21 settembre 1990 svolgerà, presso lo stesso Tribunale, l'incarico di giudice a latere.  La vita di Rosario si snoda sull'asse Canicattì-Agrigento: il luogo della famiglia, del riposo, della quiete e il luogo dell'impegno e della lotta alla criminalità organizzata. Sul luogo di lavoro il giudice Livatino si distingue per discrezione, puntualità, precisione estrema, integrità, trasparenza, competenza, umanità, sensibilità, fermezza, rigore nei comportamenti. Nel rigore con cui ha espresso la sua professionalità, nell'integrità manifestata nella sua condotta quotidiana, Rosario ha però un'arma in più che rende le sue scelte ancora più radicali, coraggiose e coerenti: la fede cattolica. Nel suo percorso personale e professionale, la fede ha avuto una rilevanza fondamentale. In Rosario Livatino la scelta professionale non si è mai disgiunta dalla condotta personale dettata dalla fede. La forza della fede è ben ravvisabile in lui, egli è fortemente convinto del sostegno e della presenza di Dio nello svolgimento delle sue mansioni. Nella sua agenda, ritrovata dopo la sua morte, si legge una sigla STD 'Sub tutela Dei'. Non è forzatura interpretare l'operato di Livatino come vocazione missionaria al servizio di Dio e del  prossimo, in quanto nella sua breve vita ha dimostrato l'anelito di aderire il più possibile alla Parola di Dio, per riuscire sempre a coniugare la propria azione professionale con i propri valori e la propria fede. Da tutto questo  emerge la grande maturità, religiosa e spirituale di questo giudice e fratello nella fede, che ha scelto coraggiosamente di esporsi in prima persona per amore del bene comune. Il Papa Giovanni Paolo II il 9 maggio 1993, in occasione della visita ad Agrigento, lo ha definito "martire della giustizia e indirettamente della fede".  La sua morte prematura è legata proprio al suo impegno di saggio amministratore della giustizia. Rosario Livatino è un esempio di come si possa fondere insieme, nel vissuto quotidiano, coscienza civica e fede religiosa, in quanto nella sua breve vita ha saputo qualificare il proprio operato alla luce della fede. Il 21 settembre 2011 si è aperta la causa di beatificazione.

giovedì 20 settembre 2012

Idilio Dell' Era, 'pellegrino di bellezza'


NATO A CHIUSI L’11 NOVEMBRE 1904, MARTINO CECCUZZI FU COSTRETTO, ANCORA FANCIULLO, A TRASFERIRSI CON IL PADRE FERROVIERE A FIRENZE, POI IN MAREMMA NEI PRESSI DI MONTELISCALI. IN SEGUITO, SEGUENDO LA SUA VOCAZIONE PER IL SACERDOZIO, SI ISCRISSE PRIMA AL SEMINARIO DI GROSSETO , SUCCESSIVAMENTE, A QUELLO DI SIENA. QUI EBBE INIZIO IL SUO AMORE PER LA NOSTRA CITTÀ, IL CUI MISTICISMO GLI ISPIRÒ GIÀ ALLORA ALCUNE COMPOSIZIONI POETICHE. DOPO AVER PRESO I VOTI, FU PARROCO DI ALCUNE LOCALITÀ DELLA MAREMMA, COME RAVI, ISTIA DI OMBRONE E, DAL 1932 ALLA FINE DELLA GUERRA, CASAL DI PARI DOVE, ACCUSATO DI AIUTARE I PARTIGIANI, FU MESSO AL MURO DAI FASCISTI E SALVATO SOLO GRAZIE ALLA COLLETTA DEI SUOI PARROCCHIANI.SUA COMPAGNA COSTANTE, OLTRE ALLA FEDE, È STATA LA POESIA, NON SOLO NEL SENSO DELLE COMPOSIZIONI POETICHE, MA IN QUELLO MOLTO PIÙ AMPIO, DELLA CONTINUA RICERCA DEL BELLO E DELL’ASSOLUTO.


NEGLI ANNI 80’ HA INIZIO LA MALATTIA DI DON MARTINO CECCUZZI, MALATTIA CHE LO PORTO’ ALLA PERDITA DELLA MEMORIA E ALL’ ALLONTANAMENTO – PER NECESSITÀ DI CURE – DALLA SUA SIENA, NELLA QUALE, QUANDO GLI FU POSSIBILE, ANCHE PER BREVI PERIODI, TORNO’, OSPITE DEL PARROCO DI BRENNA (DON BARI), DOVE GLI AMICI E GLI EX ALLIEVI ANDARONO PIU’ VOLTE A TROVARLO, COME NON MOLTI ANNI PRIMA ERANO SOLITI FARE A TOIANO, NELLA “DOMUS BONITATIS”, LA CASINA CHE IDILIO AVEVA DEFINITO “PICCOLA COME UN GUSCIO DI NOCE” .
 
IL 18 GIUGNO 1988, IL GRANDE POETA E SCRITTORE SENESE DON MARTINO CECCUZZI, MEGLIO CONOSCIUTO CON LO PSEUDONIMO DI IDILIO DELL’ERA, MORIVA A MANZIANA, SUL LAGO DI BRACCIANO, PRESSO LA NIPOTE CHE DA ALCUNI ANNI LO AVEVA ACCOLTO IN CASA SUA. SECONDO LE SUE VOLONTÀ, È STATO SEPPELLITO NEL CIMITERO DELLA MISERICORDIA DI SIENA.
(Tratto da  www.idiliodellera.org).
 
Don Martino ci lascia un'eredità infinita: la Bellezza che attinge dal grande Cuore di Dio. Le sue opere sembrano aver attinto dalla multiforme sapienza di Dio, sembrano aver 'rubato' a Dio il segreto della sua Divinità.....  



martedì 18 settembre 2012

Sana autocritica

Rupert Everett, attore inglese, dichiarato omosessuale da ormai 20 anni, in tempi in cui non andava di moda, ha detto in un'intervista al Sunday Times: "Non riesco a pensare a qualcosa di peggio di un bambino cresciuto da due padri". Ha anche aggiunto che è meglio non essere genitori piuttosto che essere genitori gay. Condivido appieno queste affermazioni e mi sorprende piacevolmente il fatto che a farle sia proprio un omosessuale dichiarato che però non si identifica con la comunità gay e che non ne condivide le opinioni e le battaglie. Le reazioni non si sono fatte attendere: Ben Summerskill, amministratore delegato dell'associazione per i diritti dei gay e delle lesbiche,  ha invitato l'attore a rivedere la sua posizione dato che, secondo lui: "Non esistono prove che testimonino che crescere con due genitori dello stesso sesso provochi disagi ai bambini".
 
  

venerdì 14 settembre 2012

Per sorridere


Valerio, alias Lollo, mio nipote undicenne, tempo fa mi ha detto: "Zia, sul tuo blog hai scritto (ne ho parlato qui) che non mi interessano più le automobili, ma non è vero, mi piacciono ancora!". Gli ho chiesto scusa con la promessa che avrei riparato al torto. Ed ora eccomi pronta a dirvi che a Valerio interessano ancora le automobili e non solo, ha allargato la sua passione per i motori anche agli aerei! Vorrebbe fare l'aviatore (come il bambino della pubblicità che mangia merendine, senza diventare obeso, beato lui!) ma ha paura di volare! Quando chiacchieriamo insieme mi racconta delle sue avventure tra i cieli d'Italia e Germania (infatti ha già volato parecchie volte) e come si sente lo stomachino sottosopra durante il decollo, l'atterraggio e nei vuoti d'aria! In attesa di scoprire cosa vorrà fare da grande mi viene in mente un aneddoto. Aveva tre anni, si trovava in casa mia in procinto di partire per la Germania, alla fine delle vacanze estive. Stava facendo colazione con latte biscotti, o meglio, mia madre lo stava ingozzando in fretta e furia per evitare di partire in ritardo. Per fargli aprire la bocca gli diceva, ad ogni cucchiaiata, che questa era un'automobile da mettere nel garage, e via con una serie di marchi automobilistici....così ha messo nel garage una lunga fila di automobili: una jenò pingo, una fiat maiea, una poss, una passat, una mesedes, una toyota, una DMW e tante altre....fino a quando, ormai pieno fino all'orlo, si è lamentato con la nonna e candidamente le ha detto: "Nonna, se continui ancora così, fra un pò farò uscire tutte le macchine dal gajage!" .
 
Ormai Valerio mangia da solo e senza giochini, i marchi delle automobili li sa pronunciare bene e sono passati diversi anni, eppure questa storiella mi fa sorridere ancora tantissimo..... 

giovedì 13 settembre 2012

A.A.A. Cercasi

Venti di guerra? Pare che comincino a spirare dalle parti della Libia. Dopo il vile attentato di ieri al consolato americano di Bengasi, gli Stati Uniti hanno inviato due navi con 300 uomini a bordo equipaggiate con missili Tomahawk. Inoltre sono già in viaggio anche 200 marines. Cercasi diperatamente un don Juan de Austria o un Re Jan III Sobieski.....ma anche una buona dose di coraggio, civiltà, rispetto umano, serenità.....e questo lo dico sia per i popoli cristiani che per quelli musulmani.  

mercoledì 12 settembre 2012

Monti, Homo Homeopaticus

In questi giorni il 'nostro' Presidente si è lasciato andare a diversi sproloqui che, rasentando il ridicolo, hanno messo in mostra, ancora una volta,  la sua abile capacità di parlare in modo vago e vuoto,  fino a ieri, quando ha ammesso, in modo chiaro ed inequivocabile, che  gli interventi del suo governo tecnico hanno avuto un impatto recessivo sull'economia a breve termine, aggiungendo che, tali misure, sono necessarie per un risanamento più duraturo. Proprio come l'omeopatia che cura il male con il male stesso: 'similia similibus curentur'. E' un pò come quando si ha mal di testa e per farlo cessare qualcuno ti dà una gran botta proprio in testa!!!!! E credo che noi Italiani da qualche tempo di colpi e botte ne abbiamo avuti già abbastanza....   L’Eurispes afferma che i redditi di una famiglia tipo non sono sufficienti a fare fronte alle spese necessarie per condurre una vita dignitosa e che la situazione è molto grave soprattutto nelle regioni meridionali. I dati dell’Istat sulla disoccupazione, parlano chiaro: nel secondo trimestre dell’anno è pari al 10,5%, in crescita di 2,7 punti percentuali su base annua. È il tasso più alto dal secondo trimestre del 1999. I contratti a termine, nello stesso periodo, sono stati 2 milioni 455mila, ai massimi dal 1993: aggiungendo anche i collaboratori (462mila) e i precari, sono poco meno di 3 milioni. I senza lavoro sono 2 milioni 764mila, mentre le persone in cerca di occupazione sono cresciute del 33,6%, di 695mila unità. A pagare il prezzo più alto sono ancora i giovani: i senza lavoro tra i 15 e i 24 anni a luglio sono il 35,3%, in aumento di 1,3 punti percentuali su giugno e di 7,4 punti su base annua.
Che dire, una bella cura: ma niente paura sono solo numeri, e a Monti i numeri piacciono molto, specialmente quelli dello spread, ma ancora di più i numerosi zeri che compaiono sulla sua 'busta paga' ed il suo 'posto fisso'. Niente male per uno che non sa trovare soluzioni concrete e proficue per una crisi che sta aizzando e scaldando gli animi, se non quella di aggravarla ancora di più.......

martedì 11 settembre 2012

Vittorio Colò

Vittorio Colò: primo atleta italiano, tanti record del mondo e 25 primati nazionali nella categoria Master, 7 medaglie ai Mondiali per veterani del 1997 in Sud Africa e tanta corsa fino ai 95 anni. Nasce a Riva del Garda (TN) il 9 novembre 1911. Nel 1922 il suo esordio nell'atletica. Cui segue una carriera di grandi soddisfazioni e di premi. Si laurea in chimica e lavora presso una grande industria. Non si è mai ritirato dalle competizioni, ha continuato a praticare l'atletica nelle gare Master, una sorta di grande campionato mondiale diviso per fasce d'età. Colò le ha scalate tutte fino alla M95 dedicata agli ultranovantenni. Gli anni sono stati un susseguirsi di vittorie, podi e record tanto da farlo diventare un personaggio internazionale. A 95 anni si è ritirato dalle competizioni e ha smesso di correre. Ieri, poco dopo mezzogiorno, è uscito dalla sua casa di via Pergine a Milano, è entrato nella chiesa di Santa Maria Nascente e ha deciso di suicidarsi sparandosi un colpo in testa. Vittorio Colò aveva 100 anni. Preghiamo perchè il Signore perdoni il suo insano gesto e lo accolga tra le sue braccia.

lunedì 10 settembre 2012

Offerta del lavoro a Gesù


'Benedici Signore le mie attività di oggi, in unione col sangue che tu offristi sulla croce, offro all'Eterno Divino Padre, ogni mia fatica ed ogni mio sacrificio, perchè sia causa di salvezza per me e per i miei cari.' Amen Questa breve preghiera la recito volentieri ogni mattina, per affidare alle mani operose del Signore ogni mia attività in casa e fuori. Il Signore Gesù ha vissuto nel nascondimento per 30 anni, facendo un umile lavoro, nella sottomissione e nel silenzio: così facendo ha santificato il lavoro delle nostre mani e delle nostre menti. Non possiamo non affidarlo a Lui che nobilita e santifica il nostro sudore, trasformandolo in frutti di santità e abbondanza. Gesù stesso ci dice che senza di Lui non possiamo far nulla! Con Lui invece faremo cose grandi. Le cose grandi, il più delle volte, sono umili, nascoste, silenziose. Ogni cosa fatta con generosità, amore, dedizione, spirito di sacrificio e con il Signore, unendosi al suo sacrificio sulla croce, è cosa grande ai suoi occhi. Anche se il mondo disprezza quello che non è ridondante, maestoso e roboante, il Signore vede ogni nostra fatica, ogni nostro sacrificio e ci ama infinitamente, perchè così facendo cooperiamo, seppur in maniera imperfetta, all'opera grandiosa e maestosa della Creazione ed acceleriamo la venuta del suo Regno. Avere la consapevolezza che Gesù lavori con noi, accanto a noi, guida le nostre mani e dirige il nostro cuore deve darci forza, impeto, grande entusiasmo per ciò che occupa la maggior parte della nostra giornata, per ciò che fa di noi delle creature che a loro volta soffiano l'alito del sacrificio e della fatica sulla fragile materia e creano!          

venerdì 7 settembre 2012

Bella addormentata

E' il film di Marco Bellocchio, sulla storia di Eluana Englaro. Riporto alcuni spezzoni della recensione fatta da Assuntina Morresi, perchè io il film non l'ho visto e non ho intenzione di farlo, neanche per pura e mera curiosità!  Il perchè è presto detto: il regista è dichiaratamente anti-cattolico, dalle idee 'politicamente corrette' e segue la scia disfattista, nevrotica e mortifera di chi ha bandito Dio dalla propria vita, credendo di poter risolvere tutto senza di Lui e nel modo più congeniale ai propri desideri e convinzioni. Il film, dunque, plaude all'eutanasia, approvando la scelta fatta dal padre di Eluana, contro ogni buon senso, contro il rispetto dovuto alla figlia bisognosa di cure e protezione.
 
"La nota ossessione anticattolica di Bellocchio, per la quale i preti e le suore hanno sempre un’aria cupa o, nel migliore dei casi insignificante, e spuntano continuamente da tutte le parti insieme a simboli sacri e a preghiere e canti dai toni vagamente mortiferi, fa da sfondo alle diverse storie che si intrecciano negli ultimi giorni di vita di Eluana Englaro, ripercorsi in spezzoni di telegiornali e notiziari trasmessi in tv, ai quali assistiamo insieme agli attori. Ma le storie raccontate hanno tutte il sapore del dejà vu, con i loro percorsi banalmente corretti.

I rapporti familiari sono tutti tragici o almeno molto problematici – a partire da “I pugni in tasca”, per Bellocchio la famiglia non è mai stata una risorsa .


Chi dice di credere, secondo Bellocchio, non crede veramente ma prega per fissazioni nevrotiche – come l’attrice – e comunque nei momenti importanti della vita, di fronte al grande dolore o al grande amore, non segue la Chiesa e si comporta come fanno tutti (lo dice sempre pure Marco Pannella): la donna in fin di vita chiede l’eutanasia subito dopo aver ricevuto i sacramenti; la ragazza pro-life abbandona la recita del rosario per raggiungere l’innamorato e ha cura, appena prima di fare l’amore, di girarsi dietro la schiena il crocefisso appeso alla sua catenina, come per buttarsi alle spalle qualcosa di inutile. Tutte trovate francamente grossolane e talvolta anche un po’ ridicole, che appiattiscono i protagonisti su stereotipi che sanno di stantìo.

La rappresentazione della politica è banalmente in linea con tutto il resto: i politici sono tutti depressi e cinici, Berlusconi è onnipresente, il Pdl è il partito in cui si cura innanzitutto l’immagine, chi vota a favore della legge per salvare Eluana lo fa pressato dal partito, per compiacere Berlusconi ed essere ancora eletto.

Non poteva mancare il fervorino pro-Beppino Englaro.
Miglior attore non protagonista, Gaetano Quagliariello nella parte di se stesso, riproposto nella famosa scena al Senato in cui dice che Eluana non è morta, è stata ammazzata”, unica traccia della grande, generosa e nobile battaglia pubblica, politica e culturale, che ha segnato veramente quei giorni drammatici. Niente di nuovo sotto il sole, purtroppo, e nessun guizzo di sceneggiatura, né di regia. La storia di Eluana aspetta ancora di essere raccontata". 

giovedì 6 settembre 2012

L'emblema del coraggio

Annalisa Minetti è una lezione di vita. E' coraggio, è determinazione, è gioia di vivere, è slancio positivo. Una malattia agli occhi l'ha privata della vista ma non della forza di vivere. Nonostante la cecità non ha rinunciato alle possibilità che, di volta in volta, la vita le ha donato. La sua è una vita vissuta nella pienezza, donata, realizzata, mettendo a frutto tutti i talenti. Ha vinto la medaglia di bronzo ai 1500 m alle Paraolimpiadi di Londra, ha partecipato a Miss Italia, ha vinto al Festival di San Remo, ed è mamma! Non ci sono parole per esprimere l'ammirazione per questa magnifica donna. Ciò che ha realizzato parla da sè. La sua presenza nel mondo, il suo coraggio sono di stimolo a tanti che, disabili come lei, sono scoraggiati o sconfortati a causa degli impedimenti che la loro condizione fisica può comportare. E credo che la vita di Annalisa possa dire tanto ed essere d'esempio anche a chi disabile non è ma affronta la vita con grande difficoltà. 

 

 





mercoledì 5 settembre 2012

Andamento lento

 
 

Credo di essere ancora immersa nel relax delle vacanze!
In questi giorni vado molto a rilento.........
Spero di svegliarmi presto......
 


martedì 4 settembre 2012

Si ricomincia

Devo ringraziare pubblicamente Angelo di Siete en Familia se ho risolto il problema del caricamento delle foto che ho avuto in questi giorni. Mi attiverò al più presto per caricare qualche foto della mia vacanza e del matrimonio del mio figlioccio. Le mie vacanze al mare sono state molto felici, rilassanti e tranquille. Ho fatto molte passeggiate, attività fisica, mangiato tanto pesce; mi sono sentita riconciliata con il mondo intero!
Il matrimonio in Sicilia mi ha permesso di rivedere, dopo anni, tanti miei cugini che, per motivi di lavoro e di lontananza, non avevo più avuto modo di incontrare.
E' stata una festa ritrovarci di nuovo insieme!       

lunedì 3 settembre 2012

Problemi col server

Le mie vacanze sono finite, clima e temperatura, qui a Fossano, me le stanno facendo rimpiangere. Piove a dirotto e la frescura si attesta intorno ai 12 gradi centigradi! Inoltre ho trovato una brutta sorpresa: non riesco a pubblicare nel post nessun tipo di foto!

La dicitura che mi compare è la seguente: il server ha restituito una risposta non valida.

Per me è arabo......non so assolutamente cosa fare.

Qualcuno ha un consiglio?

AIUTOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!