La mia Terra di Mezzo

Tra un fonendo ed una tazza, scorre la mia Terra di Mezzo, il mio presente.....Le porte? Si possono aprire, spalancare sul mondo, ma si possono anche chiudere, per custodire preziosi silenzi e recondite preghiere....





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sabato 19 novembre 2011

Duns Scoto

Mercoledì 23 Novembre ore 21
Teatro F di Bruno
Via Le Chiuse 30
TORINO
Il film premiato come Miglior film e Miglior attore protagonista
al Festival Internazionale del Cinema Cattolico
Duns Scoto
Un uomo, un’epoca



 
 
Regia di: Fernando Muraca      Attore Protagonista: Adriano Braidotti

Ingresso Gratuito

Il Film è stato prodotto dai Frati Francescani dell’Immacolata

il nuovo ordine religioso in cui i frati vivono radicalmente

la vita di San Francesco d’Assisi.



Il Signore opererà per noi meraviglie che

sorpasseranno infinitamente i nostri immensi desideri.

Santa Teresa di Lisieux



Da un’intervista a Fernando Muraca     

            Mi sono trovato di fronte delle persone che vivevano la regola di S. Francesco alla lettera, delle persone che erano evidentemente povere. Quando uno si incontra con un carisma vissuto alla lettera rimane sempre folgorato, un carisma è qualcosa che cambia qualcosa dentro, suscita emozione, ammirazione; per cui, trovandomi di fronte a questi frati così in gamba e alla richiesta di scrivere un film su Duns Scoto, io col cuore ho risposto sì e mi sono avventurato nei libri che loro mi hanno dato da leggere che erano veramente difficili. Scoto è uno straordinario filosofo, non è un filosofo qualsiasi, è uno dei più grandi filosofi della storia cristiana. Nel medioevo era considerato al di sopra di tantissimi altri, al pari di grandi maestri, e non è un caso che il film racconti questo episodio: vinse una disputa asserendo delle cose che alcuni dei padri come San Tommaso ritenevano errate, con particolare riferimento all’Immacolato concezione di Maria, allora non ritenuta possibile dalla Chiesa.

            Dopo alcuni mesi che avevo presentato loro la sceneggiatura del film Padre Alfonso mi invitò in un loro convento di Roma e mi disse: “Benissimo, la storia adesso c’è, vogliamo fare il film. Quanto costa?”. Lì io ho fatto un’esperienza simpatica: non ho avuto il coraggio di dire la verità! Di fronte a persone così povere che si occupano di bambini, scalzi, anche d’inverno, che hanno missioni nei paesi più poveri, mi sono detto “Come faccio a dirgli la verità?”. Il film costava orientativamente 500.000 euro. Gli ho detto una cifra che secondo me per loro sarebbe stata alta, ma non la verità. Gli ho detto: “80.000 euro!”. Lui ovviamente si è spaventato (in Africa ci si apre un orfanotrofio con 80.000 euro!). Dopo un anno circa mi richiama. Io sono andato a quest’incontro e lui mi dice: “San Massimiliano Maria Kolbe ci ha insegnato che i soldi spesi per diffondere il Vangelo sono sempre ben spesi… abbiamo fatto la questua e abbiamo raccolto gli 80.000 euro, quando cominciamo a fare il film?”. Lì mi sono sentito cadere il mondo addosso, perché avevo dato la mia parola! A quel punto ho preso tempo. “Qualcosa succederà”, ho pensato. Ho cominciato a fare una cosa per la quale ci vuole la speranza, sull’esempio che mi avevano dato i francescani ho cominciato a chiedere aiuto a persone che normalmente lavorano nel mondo del cinema, ma che hanno paghe molto alte. Incredibilmente queste persone al mio racconto del progetto, del personaggio, del modo in cui era nato, hanno cominciato a dire tutte sì! Lì veramente ho dovuto fare un esame di coscienza personale, io sono cristiano, e mi sono reso conto che vivendo nella contemporaneità, nel mondo del mio lavoro, avevo smarrito la speranza, credendo che le persone fossero tutte un po’ sulle loro, rincorrendo solo il denaro, il successo. mi sono dovuto ricredere: le persone di fronte a un progetto buono, posto con sincerità, con evidente desiderio di verità, sono disposte a rimettersi in gioco. E così abbiamo formato la troupe che ha dato la possibilità di iniziare a fare questo film con enormi risparmi che ci hanno consentito di realizzarlo”.


2 commenti:

  1. quante volte perdiamp la speranza e ci dimentichiamo della Divina Provvidenza - per fortuna i Santi ritornano a ricordarcela. Al momento giusto tutto arriva come per incanto- ne abbiamo un esempio da Don Bosco e dal Beato Cottolengo.

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  2. Mi piace quel 'tutto arriva per incanto'......
    Per questo bisogna avere sempre il cuore attento, in ascolto e le lampade accese, per poter riconoscere quando il Signore ci passa accanto per dispensarci i suoi preziosi doni.

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